Altra chiesa fantastica che mi godo quasi in solitaria è la basilica di Sant’Eustorgio; per scattare foto chiedono ben 4 euro (ma il furto non è un peccataccio grave?) che comunque pago volentieri sperando che il denaro venga destinato alla conservazione e restauro dell’edificio.
Ci fa da guida, assieme a me ci sono tre giovani studenti, un signore anzianotto che ha voglia di chiacchierare; dopo un po’ lo lascio perdere (ma intanto ce l’ha con la Merkel “peggio” di Federico Barbarossa – che ci ha scippato le reliquie dei re magi -, con i peruviani che sporcano nei parchi lì attorno, con Pisapia che non fa nulla per mandarli via – ma la rima baciata c’è tutta – ma sostiene Renzi come unica speranza dell’Italia di oggi), né lo contraddico perché le sue affermazioni sono perentorie, quasi granitiche.
Bellissime le varie tombe gentilizie e sopra tutte quella di san Pietro martire nella Cappella Portinari; curiosissima, non l’avevo nemmeno notata e mai ne ho vista una in precedenza, la Madonna “cornuta”; l’irriguardosa rappresentazione fa riferimento al miracolo della falsa Madonna che il nostro santo compie da par suo. Narra dunque la storia che san Pietro martire stava celebrando la Messa quando il diavolo si sarebbe celato ed al tempo stesso manifestato dietro o all’interno dell’icona della Madonna che si trovava sopra l’altare. Il Nostro per nulla scomposto, grazie all’Ostia consacrata, mette in fuga lo stupido (per divertirsi a fare questi dispettucci da studentello delle medie inferiori) avversario. Vincenzo Foppa, l’ottimo autore degli affreschi, ha immortalato la scena riproducendo la Madonna e pure il Bambino con il luciferino attributo.
La bellezza di opere come questa mi rappacifica con l’umanità.