Basilica di san Lorenzo Maggiore a Milano

Ci sono dei piccoli, e neanche tanto piccoli, capolavori a Milano, che uno si aspetta frequentatissimi dai turisti e invece…

Se Sant’Ambrogio l’ho trovata visitata, sant’Eustorgio e san Lorenzo erano praticamente deserte.

Di san Lorenzo ho molto apprezzato la cappella di sant’Aquilino, coi mosaici e le scena della Passione di Cristo di un anonimo pittore lombardo; la Pietà in terracotta ed una bella tomba col defunto sdraiato su un lato, appoggiato ad un gomito.

Tutta la chiesa suggerisce un senso di maestosità ed insieme di austerità che mettono in leggera soggezione: risulta evidente al primo approccio che le chiese del passato erano la “casa del Padre” e non gli anonimi garage per le anime cui sono ridotte le chiese pensate in questo ultimo secolo.

Senza tristezza ma temo che la crisi profonda che l’Europa sta attraversando oggi sia dovuta anche alla crisi che il cristianesimo cattolico vive: si chiama ritorno del rimosso (del pensiero di Cristo) e sono guai normalmente.

La Chiesa cattolica che si considera una delle religioni, mentre Gesù non era affatto un uomo religioso, oggi più che mai è chiamata a cercare di sopravvivere per trasmettere un depositum fidei che andrà rielaborato, ripensato e vissuto in modo radicalmente diverso da quello cui oggi siamo abituati. La Chiesa vive un terribile periodo di smarrimento, come del resto l’uomo contemporaneo; purtroppo non ne vedrò la soluzione, sebbene lavori, nel mio, per la mia soluzione individuale.

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