compleanni con passeggiata

Mattinata dedicata alla pulizia dei vetri di casa, quindi tutte le finestre sono state oggetto della mia amorevole attenzione: armato di liquido adeguato e pagine del Corriere della Sera, che ha trovato così un degno modo di riuso, ho fatto splendere in ogni dove tanto che mia madre ha commentato: “sono perfetti, bravo!”, guardando ogni vetro di ogni finestra.

Ieri mi ero dedicato, invece, a terminare i rinvasi dei cactus, preparati per le amiche, sperando che sappiano prendersene cura come ho fatto io e degli ultimi acquisti: altri garofanini, una peonia ed una splendida calla, adesso fanno bella mostra di sè, accanto a tutti gli altri fiori che rallegrano casa mia.

I complimenti, cui mi sto pericolosamente abituando, mi hanno commosso, così ho deciso di accompagnarla in una passeggiata pomeridiana pro digestione del favoloso cotechino che abbiamo fatto fuori a pranzo (con tanto di pausa per un gustosissimo gelato che ha azzerato gli sforzi dietetici  e la palestra).

Giornata, anche oggi, impegnativa dal punto di vista dei compleanni, direi uno dei momenti più intensi dell’anno, che vedono ben 5 compleanni nell’arco di una settimana.

Oggi tocca al sempre mitico Umberto; sono trascorsi tre anni e mezzo ormai da quando è finito il nostro sodalizio quotidiano e mi sembra ieri. Mi tornano in mente molti episodi vissuti assieme, quasi avventure vere e proprie. Anche se a distanza, resta uno dei miei riferimenti più sicuri.

Professionalmente gli devo talmente tanto che se mi chiedesse il pagamento dovrei indebitarmi a vita, umanamente è un amico così leale, sincero, affidabile, che averne è trovare il tesoro di biblica memoria.

Secondo compleanno, Fabio, una di quelle persone che dopo averlo conosciuto ringrazi ogni giorno della grazia ricevuta: una persona splendida da ogni punto di vista (a parte fisicamente visto che assomiglia a un plantigrado). Abbiamo frequentato assieme la piscina di Riccione, il sabato pomeriggio, con gran divertimento soprattutto di chi assisteva alle nostre performance (due orsi polari sfiatati e fuori forma).

Non sono state quelle le uniche occasioni, ricordo anche l’incontro serale a Malta (eh già incontrarci a Rimini era troppo banale) ma tutte sono state caratterizzate dalla semplicità, cioè, senza orpelli, il rivederci stabiliva una possibilità di dialogo e condivisione come se nascessero da anni e anni di assidua frequentazione.

Sappiamo guardarci in faccia senza infingimenti e ipocrisie, ma con grande carità.

Due amici di cui celebro, a distanza, la festa, come se fossi a pranzo con loro.

 

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