Oggi sono stato oggetto di un gentile trattamento: mi sono stati regalati alcuni prodotti alimentari deliziosi, dal lardo di Colonnata ai tortellini, a vino e liquorino digestivo.
Ringrazio non facendone il nome per non metterla in imbarazzo, la persona che mi ha così amorevolmente omaggiato; le sono grato per la gentilezza cui non sono abituato e cui non so reagire bene come dovrei e vorrei.
I doni sono però pericolosi (timeo Danaos et dona ferentes), quello che conta è il lavoro di partnership che a Modena mi risulta molto difficile; non mi rassegno nè mi arrendo.
Ho deciso, in occasione di Natale, di non fare alcun regalo, un po’ per l’austerity che regna nei pensieri e nei discorsi di tutti e a questo proposito mi viene in mente una canzone di un secolo fa intitolata “pietre” che oggi potrebbe essere riscritta così, almeno da Monti & Co:
“Tu sei buono e ti aumentano le tasse.
Sei cattivo e ti aumentano le tasse.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre tasse in tasca troverai.
Tu sei ricco e ti aumentano le tasse
Non sei ricco e ti aumentano le tasse
Al mondo non c’è mai qualcosa che gli va
e tasse pagherai senza pietà!
Così sarà finché vivrai Sarà così
Se lavori, ti aumentano le tasse.
Non fai niente e ti aumentano le tasse.
Qualunque cosa fai capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai.
Tu sei bello e ti aumentano le tasse.
Tu sei brutto e ti aumentano le tasse.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante tasse in tasca troverai.
Sarà così finché vivrai Sarà così”.
Scherzi a parte voglio augurare a ciascuna delle persone che anche quest’anno mi è stata compagna di lavoro di scoprire nel Natale la possibilità che è offerta a chiunque voglia appofittarne: sfrutto alcune parole del Dottor Giacomo Contri, citando da un blog dello scorso 25 dicembre:
“Anche questo Natale “vedrà” ripetersi l’infamia infantile “Gesù bambino, divino misterioso marmocchio che ‘scende dalle stelle’ ” …
È finita così con il racconto consegnato alla pagina, mentre questa non comincia affatto così:
i doni portati non sono doni sostanziali (orsetti di péluche), bensì omaggi formali a una costituzione individuale anticipatoriamente riconosciuta già adulta:
diciamo il principio di piacere già integrato nel principio di realtà”.
A ciascuno la propria Costituzione con economia conseguente: si tratta di diritto e di economia, di rapporti e di profitto, di rapporti universali (cattolici) e mai provinciali e malinconici (gli amici d’infanzia, gli unici veri oppure gli amici veri sono pochi, ecc ecc); auguro a ciascuno di approfittare dell’occasione.
Ricordo con particolare emozione Don Piero, la cui amicizia paterna, da anni, mi è fonte di privilegi tanto impensati e immeritati da spalancarmi a nuovi orizzonti di pensiero; Gabriele & Silvia, il debito di gratitudine nei loro confronti è talmente incolmabile da avermi liberato da sciocchi complessi ed inutili inibizioni, Marta & Mauro, Daniela e Federico per restare nella mia Padania, tutti amici che hanno segnato e non poco la mia vita a partire dai remotissimi tempi del Liceo; passo ai romagnoli partendo da San Roberto che protegge le mie intemperanze internautiche e mi tratta sempre con una tale cortesia da commuovermi ogni volta; vengo poi ai soliti mitici Umbi & Luana che da sempre mi trattano come un principe; Agostino mio compagno di viaggi ed avventure, Grazia, Roberta, Daniela, Silvia & Riccardo, Andrea Rosa, Francesco Gulletta, Marco Guerrieri, Ivano Savoretti, Mirko Betti, Massimo Schiaratura, Luigi Guarnieri, Roberta R., Cristian R. Felicetto, Nicola F. ed i colleghi di Ravenna che ho avuto modo di conoscere in particolare Claudio Fucchi e Sergio Menegatti; un pensiero speciale a Stefano Brunori che da consigliere a Rimini lotta contro i mulini a vento di un sistema che lotta disperatamente per conservarsi a dispetto di tutto e di tutti; chiudo coi colleghi di Modena partendo dal mio commissario superpiù, Andrea P. che sopporta le mie continue domande ed incursioni nella sua non vita sentimentale, quel patrimonio dell’umanità che è la mia adorata Katia, Micaela, Massimo, Nicola, Antonio, Paolo, Luca, Sergio, Ivan, Fiorella, Bia & Leo, Loretta, Patty, Adriana, Giuseppe, Antonio, Claudio, Moreno, Chiara, Giorgio, Alessandro, Andrea, Roberto, Mauro, Gaetano e quanti ne dimentico ancora? tanti non si offendano ma i neuroni con la vecchiaia cominciano a calare … un ricordo particolare alla mia Tigrotta preferita e ad Elisa che merita speciale attenzione. Chiudo la lista dei colleghi ricordando tra i miei parigrado, beh tutti, non saprei chi non ricordare, però una preferenza la esprimo: il mio mitico tutor Paolo che in quest’anno mi è stato spesso prezioso consigliere; posso poi tacere di quella coppa di champagne che è la fantastica Sabrina? senza di lei l’allegria svanisce e la mia compagna d’ufficio (che ho riempito di stampe e quadri) ormai ridotta ad abbaiare e scodinzolare per comunicare con gli umani visto che in atto un processo di mutazione genetica verso il regno dei canidi; le mie compagne di sventure sepolte tra i numerosi fascicoli che, a ondate, spargo sulle scrivanie: Mariagrazia, Sabrina, Maria e Chiara; un ricordo anche dell’ottimo Claudio che, sempre disponibile e gentile, consola i miei momenti di sconforto dimostrandomi una stima assolutamente immeritata.
Dimenticavo Fabio, amico riminese che sento, purtroppo pochissimo, ma che è persona straordinaria: credo di non avere conosciuto altre persone con la sua umanità, con la capcitò di affrontare le peggiori esperienze con una serenità d’animo che gli invidio con tutte le mie forza.
Ancora a ciascuno di questi e non solo i miei migliori auguri.