Sono passati nove mesi dalla mia venuta a Modena e, finalmente, su sollecitazione di Umberto, lontano fisicamente, ma sempre mio “ninfa Egeria”, ho partorito il veloce prontuario per il controllo degli alberghi, in base alla Legge regionale 16/04 – ovviamente della regione Emilia Romagna: non ho messo tutto come avrei dovuto – ma non è detto che non lo faccia tra un po’ – ma almeno adesso i colleghi che vorranno approfittarne avranno a disposizione un veloce strumento che gli permetterà di sapere come muoversi; resta a carico di ciascuno approfondire ed effettuare ulteriori ricerche o apportare miglioramenti.
Ho inserito in filigrana il mio nome, non per esibizionismo, ma per evitare che qualche poco simpatico ex collega se ne appropri e lo distribuisca ai suoi spacciandolo per suo (già successo): le cose che ho prodotto sono sempre state a disposizione di tutti, chiedevo soltanto che mi venisse riconosciuto il merito della produzione, il venirne scippato mi ha infastidito non poco.
Senza averlo predeterminato, visto che il “pensiero” non era per me, ho potuto festeggiare, in intimo corde, godendomi di una straordinaria torta fatta tra l’altro con le tagliatelle che una collega ha portato l’altra sera al lavoro: erano anni che non gustavo una torta così buona così sono partito alla carica per ottenerne la ricetta che mi è stata promessa e con la quale strabilierò amici e parenti.
In questi giorni runors insistenti mi danno in partenza per un incarico diverso da quello attuale: vedremo se, quando e come si realizzerà ciò che corre per i saloni del comando.
Una cosa è probabile: nel possibile nuovo incarico non avrò più da occuparmi o preoccuparmi di galline; non posso violare segreti d’ufficio ma in questi giorni il mio quartiere è turbato dal pericoloso fantasma di alcune galline che chioccerebbero senza pietà alcuna per il riposo delle persone turbando l’ordine e la sicurezza pubblica.
Ho dovuto cercare su internet per trovare il verso esatto che caratterizza la gallina (lo sapevo ma lo ritenevo inadeguato) perchè chiocciare mi sembrava troppo gentile per così orrendo crimine, mi veniva più spontaneo barrire o tuonare.
Ebbene le galline pare turbino la pace e la tranquillità ma quale di queste sarà la responsabilità o tutte contribuiscono in egual modo? Penso dovrò fare delle registrazioni e dei confronti per scoprire la pericolosa criminale o che sia un’associazione?
Per tanti anni mi sono dedicato a controlli nei locali pubblici che proprio non immaginavo esistessero ancora questo genere di pseudo problemi ed avevo completamente dimenticato quel mondo contadino che ancora sopravvive ai margini delle città; mondo in cui anch’io sono cresciuto ormai secoli fa.
L’unica differenza che ritrovo è che, ai miei tempi, ma anche adesso nel quartiere dove vive mia madre, i problemi tra vicini non venivano mai risolti tramite la forza pubblica; si litigava a parole ma mai si sarebbe coinvolto altri nella discussione e comunque vi era un livello di tolleranza reciproca che oggi sembra sempre più scomparire a fronte di arroganza e insofferenza, incapacità di incontrare l’altro e parlargli senza litigarci.